«Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare.» Bruno Munari, 1977
La terza serata di «Incontriamoci con la fotografia di…» ha presentato la vita professionale e personale di Roberto Mucchiut. Una serata che ha raccontato l’evoluzione personale e professionale di un artista che è alla continua ricerca della «tensione vitale» celata nella quotidianità, nel paesaggio abitato e contaminato dall’uomo e nelle stesse persone, che come lui desiderano cogliere ogni giorno la freschezza dell’impercettibile. La sua formazione eterogenea ed eclettica di informatico, musicista, videomaker e fotografo, lo guida in un gioco di scoperta, dove la sperimentazione è parte integrante di ogni suo progetto. Il suo lavoro di fotografo non si limita quindi all’estetica dell’immagine ma nasce per raccontare delle storie, per far conoscere, per evocare emozioni. In anteprima ci ha presentato il suo ultimo lavoro fotografico: un racconto fatto di immagini sull’attuale recessione economica della Grecia. Un viaggio ad Atene, città sconvolta dagli evidenti mutamenti sociali, che lotta per la propria identità. Segni di una crisi che coinvolge tutti noi e che non possiamo ignorare. Nel 2013 ha realizzato la sua mostra personale Kronopathia e ha collaborato allo spettacolo-performance Homoiomèreia di Luca Congedo per il Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia. Nell'aprile 2014 ha presentato al Teatro Sociale di Bellinzona, lo spettacolo teatrale di Antonio Ballerio Nella solitudine dei campi di cotone. | 