Moderatrice: Lina Simoneschi
Antonio Ballerio, diplomatosi in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), debutta a Roma come attore nel 1970 con Gli Associati, compagnia prestigiosa, ed è aiuto-regista di Virginio Puecher, Giancarlo Sbragia, Sergio Fantoni, Luigi Vannucchi. Molte le sue interpretazioni in ruoli di primo piano diretto dai maggiori registi e attori italiani quali Luigi Squarzina (Teatro Stabile di Roma), Giorgio Albertazzi, Franco Parenti e Andrée Ruth Shammah, Gianrico Tedeschi, Eros Pagni.
Nel 1985 inizia in Ticino, sotto la direzione di Alberto Canetta, la sua collaborazione con il Teatro La Maschera.
Nel 1994 fonda - insieme alle attrici Ketty Fusco e Silli Togni e, tra gli altri, alla costumista Erica Ferrazzini - Luganoteatro, oggi Labyrinthos, di cui assume la direzione. Tra i più recenti spettacoli è protagonista in Play Strindberg di Friedrich Dürrenmatt e in Ritter, Dene, Voss di Thomas Bernhard e regista di L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello tratto da Oliver Sacks e di Pianoforte vendesi di Andrea Vitali, pièce che dopo essere stata ospite al Piccolo Teatro di Milano è attualmente in tournée in Italia.
Nell'ottobre 2007 firma la regia teatrale di Josef K. - Il processo continua, nuova composizione del musicista Francesco Hoch. Numerose le sue partecipazioni come protagonista in sceneggiati radiofonici e in varie commedie prodotte dalla RAI e dalla RSI, per cui firma anche delle regie.
In televisione è protagonista, per la regia di Bruno Soldini, di Laghi profondi prodotto dalla TSI e presentato nel 1987 al Festival di Venezia nella sezione TV-movie. Lavora con Vittorio Barino e Sergio Genni; in Italia con Sandro Bolchi, Luigi Perelli, Dante Guardamagna e altri noti registi. Al cinema è protagonista di Armonica a bocca, opera prima di Piero Natoli, alla cui sceneggiatura ha collaborato Marco Bellocchio.
Con Carlo Vanzina ha ruoli di rilievo in Montenapoleone, in Piedipiatti, dove è l'antagonista di Pozzetto e Montesano. Lavora con Alberto Bevilacqua.
Partecipa a Le conseguenze dell'amore di Paolo Sorrentino, unico film italiano invitato al Festival di Cannes 2004, e pluripremiato con vari David di Donatello.
Da diversi anni collabora abitualmente come attore e lettore con il Museo Hermann Hesse di Montagnola. |