Conduce la serata Alessandro Soldini, presidente della Fondazione culturale della Collina d'Oro Sulla Collina d'Oro vivono personalità di spicco, veri e propri punti di riferimento nel loro ambito professionale. Una di queste è Elena Buchmann. Elena nasce a Milano da madre italiana e da padre svizzero, nato e cresciuto nella metropoli lombarda. La famiglia si trasferisce a Zurigo quando Elena ha cinque anni, ed è in questa città che, giovanissima, lei entra in contatto con il mondo dell'arte. Nel 1967 sposa Felix Buchmann, anch'egli appassionato d'arte. Dall'unione nasceranno André e Yvonne. La famiglia si stabilisce nel Canton San Gallo, dapprima a Sevelen, poi nella capitale del cantone, dove nel 1975 apre la prima galleria, che si distingue subito per le sue proposte d'avanguardia, presentando artisti emergenti: gli svizzeri Spescha, Lüthi, Roth, e l'austriaco Rainer, personalità oggi di primissimo piano. Successivamente il coinvolgimento dei Buchmann diventa sempre più improntato alla scena internazionale, e un impulso decisivo in questo senso è dato da una mostra di artisti italiani organizzata alla Kunsthalle di Basilea nel 1980. Curata da J.-Ch. Ammann, l'esposizione presenta il lavoro di Chia, Clemente, Cucchi, Paladino e segna il significativo ritorno alla pittura, che darà origine, tra altri, al movimento della Transavanguardia. Nel 1983 la Galleria viene trasferita a Basilea. Nei nuovi spazi accoglierà grandi nomi dell'arte internazionale: installazioni di Merz e di Long, lavori di Anselmo, Baselitz, Buren, Carroll, Cragg, Laib, Lavier, Miyajima, Penone e Rückriem. Felix Buchmann è chiamato a far parte del Comitato di Art Basel, la più importante fiera-mercato mondiale dell'arte. Elena, a sua volta, sarà membro del Comitato della Fiera di Bruxelles fino al 2008. Dal 1995 la Galleria Buchmann ha una sede anche in Germania, fino al 2005 situata a Colonia e in seguito a Berlino, della quale si occupa André Buchmann. Nel 1998 i Buchmann si trasferiscono da Basilea ad Agra, dove creano degli spazi studiati per proporre opere di grandi dimensioni, soprattutto sculture, in un contesto di grande fascino. Dalla prematura scomparsa del marito, nel 2008, Elena prosegue da sola l'attività ad Agra e continua a coltivare il legame con gli artisti con cui lavora da anni. |