Visita della Certosa di Pavia
La costruzione, che sorge ai margini del parco del Castello di Pavia, fu voluta da Gian Galeazzo Visconti per destinarla a mausoleo proprio e della famiglia. Fu affidata ai Certosini, per i quali egli fece erigere un monastero con ariosi chiostri, serviti da celle singole munite di orto e di locale per lo studio. Direttore dei lavori fu Bernardo da Venezia, con cui lavorò Giacomo da Campione. Sospesi alla morte di Gian Galeazzo (1402), i lavori furono ripresi attorno al 1426/27 con Giovanni Solari ed il figlio Guiniforte, che completò la costruzione della chiesa nel 1473. Fu infine eretta la facciata, terminata entro la metà del Cinquecento. Questo lungo arco di tempo segnala vicende artistiche che muovono dall'ambiente tardo-gotico per maturare verso esiti dell'architettura umanistico-rinascimentale. All'interno, nel transetto, si trovano degli importanti affreschi del Bergognone (Ambrogio da Fossano) dell'ultimo decennio del Quattrocento. Opere rilevanti per la scultura sono le tombe di Beatrice d'Este e di Lodovico il Moro (opere di Cristoforo Solari, 1497) e il monumento di Gian Galeazzo Visconti (opera di Gian Cristoforo Romano, 1497). Nel presbiterio figurano degli stalli lignei della fine del Quattrocento intarsiati da Pietro da Vailate su disegni del Bergognone.
Pavia Breve visita dell'Università Visita della Chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro
Pavia, chiamata Ticinum in età romana, verso la fine del VII secolo fu denominata Papia e divenne sede ordinaria dei re longobardi. Mantenne il ruolo di sede centrale del Regno Italico dalla successiva età carolingia sino alla metà dell'XI secolo. Libero Comune agli inizi del XII secolo, Pavia seguì le sorti dell'Impero, tanto che in San Michele, nel 1155, fu incoronato re d'Italia il Barbarossa. Travagliata nelle lotte tra Ghibellini e Guelfi, alla fine soggiacque ai Visconti, che nel 1359 la conquistarono definitivamente e nel 1361 fondarono l'Università. Dopo il periodo spagnolo la città tornò a splendere grazie all'intervento di Maria Teresa d'Austria, che favorì e incrementò l'Università, nelle cui aule avrebbero insegnato anche il Volta, lo Spallanzani, il Monti e il Foscolo. Durante le lotte per l'Indipendenza, Pavia contribuì al Risorgimento con diversi volontari, tra i quali spiccano i fratelli Cairoli. Tra le numerose chiese romaniche è da segnalare, specialmente, quella di San Pietro in Ciel d'Oro, basilica longobarda ricostruita nel XII secolo e consacrata nel 1132. Ricordata da Dante (Paradiso, X, 128: lo corpo giace giuso in Cieldauro), la chiesa conserva nella celebre Arca di Sant'Agostino (1362), opera di maestri lombardi influenzati da Giovanni di Balduccio da Pisa, i resti del Santo, trasportati da Ippona a Cagliari e indi a Pavia da Liutprando. |