La gita a Milano ha concluso il ciclo di visite alle Dimore-Museo iniziato in primavera 2013 con Villa Poldi Pozzoli e Bagatti Valsecchi. In prima mattinata i partecipanti hanno potuto ammirare la Dimora Museo Boschi Di Stefano la cui collezione spazia dal futurismo agli anni cinquanta con opere di Soffici, Boccioni, Sironi e Severini, del “Novecento italiano”, di Mario Sironi, cui è dedicata una stanza monografica, di Morandi, De Pisis, “Corrente” e del chiarismo lombardo. Nella sala centrale, opere di De Chirico, Campigli, Savinio e Paresce ricostruiscono l’apporto italiano alla Parigi degli anni trenta mentre una stanza è interamente dedicata a Lucio Fontana. Nell’ultima sala gli acquisti più recenti, tra cui una serie di Achrome di Piero Manzoni. Nel pomeriggio l'inteerssante visita di Villa Necchi Campiglio costruita tra il 1932 e il 1935 dall’architetto milanese Piero Portaluppi. Un armonioso insieme di architettura, arti decorative, arredi e collezioni che esprimono l’elevato standard di vita dei proprietari, esponenti dell’alta borghesia industriale lombarda. Due importanti donazioni arricchiscono la villa: la raccolta di opere d’arte del primo novecento di Claudia Gian Ferrari e la raccolta di dipinti e arti decorative del XVIII secolo di Alighiero de’ Micheli. Di eccezionale interesse la passeggiata nel così denominato, “Quadrilatero del silenzio” di Milano: un percorso che ha incantato tutti i partecipanti: statue e mosaici, curiose sculture e perfino giardini nascosti nel pieno centro della città abitati da splendidi fenicotteri. E' in questo quartiere infatti, che la memoria storico-letteraria di Giuseppe Parini, di Alessandro Manzoni, di Cesare Beccaria e di Stendhal trova un riscontro ancora oggi apprezzabilissimo che si mescola con le reminiscenze degli scritti di artisti come Carlo Carrà e Filippo Tommaso Marinetti che vi risiedevano. |