Con il volume "Il respiro del Sanatorio" si inaugura la Collana «I Quaderni della Collina d'Oro», edizioni create e pubblicate dalla Fondazione culturale Collina d'Oro. Il sanatorio di Agra è sempre stato circondato da un alone di mistero: luogo solare di salvezza dalla tubercolosi per i pazienti nordici, ma anche oscuro avamposto militare dei germanici agli occhi degli italiani che lo scrutavano dall'altra sponda del Ceresio durante la Prima guerra mondiale; terra d'ispirazione artistica per letterati, ma anche sede di congiure naziste nella Seconda guerra mondiale; ospizio reso obsoleto dai progressi della medicina, ma anche rovina abbandonata al lavorìo del tempo.
Il libro di Enrico Fuselli, Lucio Bucher e Paola Costantini, introdotto da Carlo Silini, utilizza con sapienza le carte dell'Archivio del Museo Storico della Guardia di Finanza, così come i documenti di fonte svizzera, cercando di fare piena luce sulla reale funzione del sanatorio, monumentale opera architettonica, vanto della tecnologia sanitaria tedesca, tra il 1914 e il 1918. Le ricerche degli autori hanno consentito di illuminare alcune zone buie della storia della piccola ma complessa realtà delle terre sul confine lombardo-ticinese. E non si tratta nemmeno di fatti secondari rispetto alle grandi vicende della storia bellica del Novecento: la posizione strategica del sanatorio e l'immediata vicinanza al suolo italiano lasciavano supporre che quella struttura potesse rappresentare un serio pericolo per l'Italia in guerra.
Il volume è arricchito da immagini dell'edificio, da foto d'inizio Novecento e dalla riproduzione di documenti d'epoca (mappe, informative militari e articoli di giornali e riviste). Agra 1914–1918 Il respiro del sanatorio a cura di Enrico Fuselli I Quaderni della Collina d'Oro, N. 1, 2009, Fondazione culturale Collina d'Oro in collaborazione con Giampiero Casagrande editore, pp. 152 |